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Giovani imprenditori:
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Epifani: «Contratti individuali? Le imprese tornino coi piedi per terra». Bombassei (quasi) d'accordo

dall'inviato Piero Fornara

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7 giugno 2008
Il presidente dei Giovani Imprenditori, Federica Guidi (Imagoeconomica)


Sui possibili nuovi modelli contrattuali si è detto in questi giorni «di tutto e di più»: sabato mattina, 7 giugno, al convegno dei Giovani imprenditori il segretario generale della Cgil Guglielmo Epifani ha invitato le imprese «a tornare con i piedi per terra», replicando alla relazione della presidente Federica Guidi che ieri ha chiesto contratti individuali "su misura". Epifani ha commentato: «E' una provocazione, un paradosso neanche particolarmente moderno. Ho sentito di contratti su misura, di contratti individuali, di contratti territoriali, di contratti macroregionali,non sono cose che vanno bene».
Bisogna anche stare attenti alla Robin Hood tax, ha detto ancora il leader della Cgil, perché «se è vero che si prelevano soldi alle compagnie petrolifere, questi soldi possono essere pagati ancora dai consumatori; sarebbe meglio un intervento sulle compagnie per fare abbassare i prezzi». Secondo Epifani infatti «si corre il rischio di avere un Robin Hood alla rovescia: si fa finta di far pagare i ricchi e invece si fanno pagare i poveri. È - ha concluso il leader della Cgil - una metafora dello stato del Paese, noi abbiamo conventi ricchi e monaci poveri, i monaci sono i lavoratori e i conventi le imprese».

A Epifani le proposte di riforma del mercato del lavoro avanzate a Santa Margherita dal ministro del Welfare Maurizio Sacconi, a cominciare dalla "deregolation" del settore, non piacciano affatto. Il segretario generale della Cgil , al termine dei lavori della seconda giornata del convegno dei Giovani imprenditori, ha parlato di «dissenso radicale con il ministro». Nella sua relazione Sacconi aveva tra l'altro criticato in più di un passaggio l'atteggiamento e le scelte dei sindacati confederali e della Cgil in particolare.

Il vice presidente di Confindustria: «Posizioni distanti, ma c'è buona volontà»
Per la riforma del modello contrattuale le posizioni tra Confindustria e sindacati «sono distanti, ma c'è una buona volontà di discutere e questo è un fatto positivo» ha detto il vice presidente di Confindustria Alberto Bombassei, intervenendo nella tavola rotonda dopo il leader della Cgil. Anche Bombassei giudica "una provocazione" la proposta della presidente dei Giovani imprenditori Federica Guidi, per superare il contratto nazionale arrivando ad accordi individuali. «I giovani fanno spesso provocazioni - ha sottolineato il vice presidente di Confindustria - agli altri tocca mediare». È positivo, ha concluso, «che ci sia una riscoperta del merito, anche individuale. Poi bisogna essere realistici e stemperare, e applicare concetti più realistici».

E infine rivolto a Epifani: «Però come mai il sindacato non è cambiato? Stiamo ancora parlando sulla base di accordi del 1993, nel frattempo nel mondo è cambiato tutto».

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